Ci
sono materie che amiamo dal primo momento in cui sfogliamo un libro che
le tratta. Conoscere i paesaggi interiori dell’animo umano, scavare nell’inconscio per conoscere se stessi e divenire quello che in potenza siamo, liberi dai condizionamenti del vissuto e dell'acquisito, è la meta di questa affascinante materia. Chi era Marco Marchesan? Marco Marchesan, studioso e profondo conoscitore della psicografologia, dei metodi delle più importanti Scuole Grafologiche, fondatore della Psicologia della Scrittura che si articola attraverso l’individuazione e lo studio di segni grafologici, lo studio del sistema delle leggi che, partendo dalle leggi oniriche di Freud, sviluppa una teoria sulla proiezione dell’inconscio nella scrittura e sui relativi segni grafici , su un sistema di misurazioni grafometriche ed altre estimative e sul sistema psichico creato da Marchesan. Ho approfondito anche lo studio di altre scuole grafologiche, in particolare quella morettiana e quella francese, attraverso la partecipazione a corsi e seminari, ma ritengo che la scuola marchesaniana sia, per la sua metodologia, la più adatta al mio modo di studiare, la più rigorosa e completa. Insegno psicografologia e analisi e interpretazione del disegno alla UPB di Biella e partecipo in qualità di relatrice a conferenze. Marchesan fu un uomo di cultura e una singolare e interessante figura di studioso, che volle evidenziare la differenza fra la grafologia e la Psicologia della Scrittura, intendendo sottolineare l'importanza dello studio della psicologia e della psicoanalisi come base necessaria per poter affrontare con correttezza un'analisi di personalità ed essere in grado di esporla a colui che la richiede non solo dando delle definizioni ma descrivendo nei dettagli con chiarezza e competenza il significato e la valenza di quanto descritto. Le Scuole grafologiche in Italia sono tre: quelle ad indirizzo morettiano, quella marchesaniana e quella francese. Il maggior numero di iscritti e di grafologi professionisti italiani appartiene alla Scuola di Padre Girolamo Moretti.
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