Quali
possono essere i motivi per cui una coppia o un partner si rivolge al
grafologo per l’analisi grafologica di coppia o di uno dei componenti
di essa?
La prima motivazione può essere il desiderio
di una consulenza prima di compiere una scelta definitiva di vita insieme
e per approfondire le motivazioni che sono la base dell’unione della coppia
e le eventuali problematiche
o risorse che possono caratterizzare i due individui in esame. L’analisi
grafologica della coppia consente a
coloro che la richiedano di conoscere l’altro e anche loro stessi e, tenendo
conto che una persona può cambiare ma non trasformarsi, di decidere se continuare
accettando anche le modalità dell’altro che magari non sono quelle che sono
state pensate o desiderate . A
che cosa serve la grafologia
della consulenza familiare?A capire meglio la parte umana degli individui
con cui si ha a che fare.Valutare l’innato, poi il temperamento, strettamente
connesso con la costituzione, su cui si fonda il carattere. Elaborare un
certo tipo di sintesi della dinamica della personalità. Nell’ambito di questo
vettore interessa moltissimo chiarire quelle che sono le motivazioni dell’individuo.C’è
un processo già inserito nel patrimonio genetico.Le caratteristiche genetiche
orientano gli apprendimenti.Come posso togliere un difetto? Attivando meglio
la qualità che sta alla base del difetto.Sei nervoso: vuol dire che sei
sensibile.Un’analisi grafologica di coppia può permettere di approfondire
la compatibilità con l’altra persona o
di avere maggiori chiarimenti sugli aspetti caratteriali del proprio
partner magari
per cercare di comprendere meglio le modalità del suo comportamento
e, nel caso si presentino momenti difficili,
affrontarli con maggior serenità. Può esserci richiesta di analisi
da parte della coppia anche soltanto per migliorare la conoscenza di entrambi
e per impostare una relazione con maggior consapevolezza e responsabilità.
In che cosa consiste, concludendo, la grafologia della consulenza familiare?
Nello studio, nell’analisi, nell’impostazione della relazionalità affettiva
dei singoli membri: Quali sono le caratterizzazioni delle dinamiche che
ogni elemento tende a proporre? C’è armonia all’interno della personalità?C’è
dinamismo oppure no? I diversi aspetti che costituiscono il sistema persone
sono fra di loro interattivi
o conflittuali?La personalità è un sistema strutturato, dinamico, caratterizzato
da unicità. Non esistono personalità uguali e ogni sistema si struttura
con originalità assoluta. Es: due persone egocentriche: difficile che il
sistema possa sopravvivere.Una persona egocentrica e una persona allocentrica:
è possibile che il sistema possa sopravvivere; è difficile che possa vivere
bene.Due personalità allocentriche possono vivere bene Allocentrismo con
la propria individualità e autonomia.
La coppia oggi vive momenti di grandi
disagi, è spesso incapace di sopportare fardelli pesanti quali le problematiche
anche materiali che una convivenza produce, l’educazione dei figli, il tempo
da dedicare loro senza rubarne troppo a se stessi e al proprio lavoro. Allora
la coppia “va in crisi” e molto spesso si separa.
Quando ci si innamora
la persona oggetto del nostro amore
ci piace in tutto e le cose che potrebbe essere piccoli campanelli d’allarme
ci sembrano ancora piè particolari ed interessanti. Se ci si sposa o si
decide di stare insieme spesso sono proprio le cose che più ci avevano colpiti
a non piacerci in futuro
nell’altro. Talvolta della persona
di cui ci siamo innamorati ciò che più ci ha attratti è proprio quella parte
che a noi manca di più e che inconsciamente pensiamo di fare nostra attraverso
l’altro. A volte intervengono motivi di distacco
legati a momenti di sfiducia,
in alcuni casi l’arrivo di un bambino altera lo stile di vita e produce
un momento di paura e di voglia di tornare indietro.Quasi mai le coppie
si conoscono profondamente e, quando innescano la miccia delle liti, si
distruggono per quello che l’altro ha detto o fatto .Ma una separazione e un divorzio sono sempre
causa di profondo dolore, vanno elaborati quasi quanto un lutto. Ecco perché
talvolta, attraverso una migliore conoscenza di sé e dell’altro, si riesce
magari a riprendere forza , a
riaccendere il fuoco dell’amore e a sentirsi soddisfatti per avercela fatta
a conservare un sentimento profondo che ci ha legati ad un’altra persona.
Considerazioni
sulla coppiaLa coppia è formata dall’unione di due persone
che sono legate fra loro da una relazione affettiva. Le dinamiche interne
alla coppia sono almeno
di due livelli: consapevoli e inconsapevoli; sia l’uno che l’altro giocano
un ruolo estremamente importante. Pensiamo a frasi come ”Tu sei cambiato”
“Non io, ma tu”: perché avviene questa realtà?
La natura sistemica della coppia mette in moto le dinamiche sia a
livello conscio che inconscio. Si può dire che certe coppie hanno dinamiche
in un modo, a livello visibile, ma non
hanno le stesse a livello inconscio.Si vedono , a volte, nelle scritture,
tratti che integrano i propri tratti.Un tipo, ad esempio, che vuole essere
sicuro, attivo ecc. e, in realtà, è insicuro, indeciso, ansioso
si troverà d’accordo con una ragazza che ha spirito di iniziativa
però questa ragazza non gli insegnerà
a sentirsi forte. A livello consapevole si può vedere con determinata
modalità, a livello inconsapevole in modo diverso.Qual è la caratterizzazione
maggiore? Non sono le relazioni consapevolizzate ma quelle a livello inconsapevole
(esse attingono alla radice dell’affettività della persona e sono le più
profonde e consistenti della persona, a volte legate al bisogno della sopravvivenza).
Certe persone non sentono la forza di esistere da sole.In un sistema ogni elemento interferisce
sull’altro, modifica e viene modificato. Un elemento da tenere sempre in
considerazione è che la caratteristica del sistema è l’essere dinamico.Se
c’è una persona statica, fissa nella sua organizzazione essa ha una configurazione
da cui difficilmente si muove. Se, all’interno di un sistema troviamo un
elemento bloccato, che rimane statico, il sistema è già alterato.Ci può
essere una realtà che appare all’esterno un sistema ma non lo è, sono individualità
che si pongono una accanto all’altra. Si hanno persone che soffrono e in
questa maniera sola si esprime la dinamica del sistema. Bisogna avere plasticità,
così solo il sistema cresce, si sviluppa, evolve. E’, ad esempio, essenziale
tener conto dell’avanzare degli anni ed esserne contenti. Ci vuole evoluzione,
sviluppo. Ci vuole una interazione. La coppia deve sapere innovarsi, dinamizzarsi,
altrimenti il sistema-coppia subisce frantumazioni. Il ritmo deve somigliarsi
perché se l’uno corre e l’altro va piano il coro finale che viene fuori
non è propriamente armonico.Quando parliamo del sistema familiare non abbiamo
un modello generale con il quale misurare le caratteristiche degli specifici.
Quando si tratta della famiglia non abbiamo un referente esterno, un modello
familiare. Quando osserviamo la realtà della famiglia sia come riflessione
psicologica che come esame grafologico dobbiamo escludere a priori l’idea
che quella famiglia assomigli ad un’altra e tanto meno avere un modello
in testa. La personalità ha una
base genetica e si sviluppa attraverso l’evoluzione maturata dagli apprendimenti.
Ogni comportamento della persona ha tre componenti: genetica, maturazione,
sviluppo dei potenziali dell’aspetto genetico,apprendimento. Anche la personalità
passa attraverso queste tre fasi. La personalità umana non è mai la risultante
del patrimonio genetico né della fase ambientale.Nel momento in cui la personalità
si sviluppa il problema dell’equilibrio
della personalità è collegato alle modalità con cui vengono proposti e sperimentati
gli apprendimenti stessi.In una coppia il problema centrale è la comunicazione.
La dipendenza dall’altro, ad
esempio, è la forma più grande di egoismo.”Senza di te non posso vivere”
®” Che faccio se questo senza di me non può vivere?” Egocentrismo
è egoismo, senso della individualità. Altruismo è consapevolezza della propria modalità di essere in comunicazione
dell’altro. Questo è essenziale.
Le famiglie e il matrimonio si trasformano.
Perché? Il matrimonio non rappresenta più un passaggio obbligato, un canale
di accesso alla vita sessuale, un canale della famiglia e della procreazione,un
canale per passare dall’adolescenza all’età adulta.Non necessariamente si
deve passare per questa strada per
essere universalmente riconosciuti. Non c’è più il discorso del matrimonio
riparatore. Tutti questi elementi concorrono a spiegare la crisi del matrimonio.Cambia
anche l’individuo: oggi è diverso da quello di qualche decennio fa. Può
appartenere a più contesti. Può non appartenere ad un unico ruolo lavorativo.
Anche le famiglie attraversano diversi cicli di vita. Nascono, si disgregano,
si ricostituiscono. Maggiore instabilità e, quindi, maggiore pluralità.Anche
i giovani vivono situazioni particolarmente complesse e particolari.Amano
rimanere a lungo nella famiglia d’origine per vari motivi. E questo è un
altro elemento che riduce l’esperienza del matrimonio.
Ci sono poi anche problemi occupazionali legati a ciò. Altro elemento
importante è la ricerca dell’autonomia e dell’indipendenza.L’autorealizzazione
diventa un valore fortissimo.Cercare l’indipendenza da tutto e da tutti
diventa un bisogno fortissimo
per esigenze di tipo affettivo, relazionale. La ricerca dell’autonomia
individuale difficilmente si concilia
con la famiglia. Sarebbe bello poter instaurare un equilibrio tra la ricerca
dell’autorealizzazione e combinarla con l’incontrare l’altro. Non è facile.
Allargando al massimo il contesto di analisi si può parlare di crisi della
famiglia e crisi della relazione. Il valore primo è l’autorealizzazione.
E ciò significa distaccarsi da tutto e da tutti. E’ proprio anche del mondo
economico. Questa ricerca è stata positiva anche per la famiglia. La famiglia
nucleare degli anni sessanta? È la famiglia che ha il distacco dalla parentela,
la famiglia ricerca la sua autonomia anche dal punto di vista della locazione.Non
è allargata ad altre relazioni parentali. La famiglia nucleare ha netta
divisione di compiti: l’uomo lavora, sostenta la famiglia, la donna si occupa
dell’educazione dei figli,delle relazioni con gli altri. Questa famiglia
è la risposta ad una richiesta di indipendenza al bisogno di autonomia,
non ci sono apparentemente rischi di collisione perchè poi entra in crisi
perché la donna non si riconosce più e vuole partecipare al ruolo lavorativo.
Il lavoro che svolge con i figli le darà i frutti in un tempo molto futuro.Si
creano varie discrepanze che decretano
la crisi di questa famiglia.Si va verso una maggiore equità con molta strada
da fare ancora.La donna entra nel mondo del lavoro; c’è maggior parità,
maggiori condivisioni di ruoli. Una conseguenza della ricerca di autonomia
è il successo dell’ideale dell’amore romantico. Ideale secondo cui solo
sull’amore reciproco si può fondare la famiglia.In passato guidavano indicazioni
sulla scelta del partner: età, situazione economica, conoscenza della famiglia.
Si faceva consapevolmente o inconsapevolmente riferimento. Ora si cerca
il partner solo sulla base dell’amore, diventa
più autonoma, individuale. E da qui maggiore fragilità della famiglia
perché, nel momento in cui questo viene a mancare, manca la famiglia. Bisognerebbe
anche vedere che cosa si intende per amore. Non ci sono quindi altri motivi
forti per stare insieme. E si decide di separarsi e poi si torna magari
a fare nuove scelte nel momento in cui ci si innamora di un’altra persona.
C’è un discorso di consumismo spinto, sfrenato che a, volte, vale anche
per le relazioni affettive. Finchè funzionano si tengono e poi si buttano
senza troppo danno per entrambi e questo significa anche che coinvolge molto
di meno, molto poco.Crisi significa un grosso cambiamento che investe un
fenomeno che ne uscirà cambiato.La famiglia sta cambiando e molto. Andiamo
verso nuove forme di vita familiare. Più tipologie di famiglie, ognuna con
problematiche di tipo molto diverso.I nostri giovani mancano di progettualità,
è come se vivessero un’adolescenza prolungata.L’amore di un genitore oggi
è visto come qualcosa che un ragazzo si deve conquistare. Questo succede
quando il bambino è molto piccolo e questo è un modo con cui i genitori
attuano influenze sui figli ed è moto grave perché l’amore può diminuire
nel momento in cui viene meno il successo scolastico ecc..E questo spiega
un po’ il fatto per cui c’è l’influenza forte della famiglia nei confronti
dei giovani. Oggi il genitore è un amico, interviene nei confronti dei figli
in maniera molto meno evidente ma l’influenza c’è e, a volte, anche troppo.
Accaparrarsi la personalità del bambino è terribile. Oggi ai bambini rimane
pochissimo per stare a pensare da soli e fanno quello che si sentono di
fare a parte il programma della giornata fatto dagli adulti. Mancano progetti,
fantasie. I genitori oggi sono molto, molto influenti.
Forniscono modelli da adulti.La conversazione familiare è molto importante.
Importante è non pensare di poter fare a meno delle relazioni, pensare di
poter far tutto da soli, di essere autosufficienti. Quando c’è una comunicazione
disturbata la prima cosa da fare è riportare la comunicazione alla metacomunicazione
ma bisogna essere estremamente maturi ed abituati a fare questo tipo di
lavoro. Vi sono due tipi di relazione:Complementare: due classiche posizioni
del tipo: uno stabilisce, l’altro accetta. Se così è va bene per tutti e
due.Simmetrica: uno dei due o tutti e due sono portati a confermare tutte
le relazioni che l’altro dà ”Secondo me tu sei così”
“Assolutamente no, per principio, per sistema”. Questo porta alla
rottura. All’inizio ci si può anche divertire ma poi le linee divengono
divergenti e non si incontrano più.Una buona relazione deve essere complementare
e reciproca.Al figlio primogenito la famiglia affida molte aspettative.Il
primogenito è sempre una persona responsabile.Il secondogenito sta molto
attento ad osservare quello che succede al primogenito e impara ad attivare
quei sistemi che assicurano affetti ed evitano punizioni.Ogni persona ha
in sé il proprio progetto d’uomo dato dal suo patrimonio genetico.Si possono
sollecitare le persone tenendo conto del temperamento e del carattere.Se
c’è un problema c’è una ricchezza. La persona che non ha ricchezza non ha
problemi.Senza il tu non posso dire” Qui ci
rassomigliamo, qui ci differenziamo”Se è vero che il sistema persona
è costituito dall’interazione di tutti i sistemi la personalità non può
scindersi dalla corporeità. Pretendere
che la persona non abbia limiti e lacune è assurdo.Occorre tenere presente
quel concetto di equilibrio che fa parte del concetto di equilibrio dinamico.Qual
è quella persona che non ha mai un momento di ansia, paura eccessiva,esaltazione
eccessiva? Il concetto di equilibrio dinamico è la capacità di gestire in
maniera autonoma squilibri. Imparare a comunicare. Imparare uno squilibrio
per rispondere ad uno squilibrio metterlo un piano in avanti e così via.Gestire
gli squilibri deve essere in divenire.Ciò comporta due cose:riconoscere
che c’è uno squilibrio e la sua potenzialità. Nello squilibrio è insito
un potenziale di crescita.Quindi vedere il potenziale creativo dello squilibrio.
Ogni situazione di crisi è creativa. Vuol dire che il modo di essere fino
a quel momento non basta più.Non sentirsi troppe lacune ma ritrovare il
senso della propositività. L’uomo che rinuncia alla creatività non si educa
e non si gestisce. E’ importante saper ascoltare di sé dagli altri.La personalità
la si può dividere in diversi settori: quello pubblico, quello privato,
quello noto agli altri e ignoto a noi stessi e poi quello sconosciuto a
se stessi e agli altri.Coscientizzazione difensiva: una persona sviluppa
maggiormente le potenzialità.
La persona non migliora il quantum energetico che ha a disposizione. Se
il quantum energetico non viene dinamicizzato sarà usato per altri motivi,
es. senso di controllo, però viene usato più per un determinato obbiettivo
che per un altro,si tratta di vedere la funzionalità. Riconoscere ciò che
c’è e ciò che è carente, definire i tempi e riconoscere il nuovo che si
sta sviluppando, questo è un discorso pedagogico, di aiuto.Guardare in avanti
può essere solo positività perché la negatività non esiste; il progetto
è sempre positivo, è sempre per qualche cosa. La negatività ce la creiamo
noi.Se la complementarietà in una coppia non conduce ad una unificazione,
riducendo differenze che inizialmente sono state fonte di fascino, rischiano
di diventare in seguito fonte di conflitto.La continuità del malessere del
figlio impedisce ai genitori di vedere il malessere di coppia: molte volte
il figlio porta il peso dei problemi di coppia.“Io ho fatto quella cosa
,quindi valgo”. No. “Io valgo quindi ho fatto quella cosa”. “E’ in me che
c’è la possibilità, non la prendo da fuori”.
Poesia
e amore.
|
Qui,
qui
cara,
Col
respiro della vita
Qui,qui,cara,
L’estate
a nozze ti invita. Anche se il piacere di un momento
In
un momento fugge a volo,
Anche
se il tesoro della passione si dilapida da solo,
Ancora
immobile è il momento-
Sentilo,
com’è vicino,
E,
mentre dura,
Senti
com’è divino!
Qui,qui,qui
Amore
questo dono ci ha inviato;
Dovessi
pure morire inaridito,
Certo
morirei appagato.
John
Keats
|
Oh,
riposare ancora una volta
L’anima
su quel seno abbagliante,
Dolorosamente
stringerti ancora una volta con le mie braccia
Dolenti,tenere
carceriere della tua vita!E ovunque sentire quel tuo caldo respiro
Che ovunque sparge folle godimento-
Oh
dolcezza del dolore!
E
le tue labbra, dammele ancora!
Mi
basta
Sognarti.
John
Keats
|
Allora Almitra nuovamente parlò
e disse: Che cos'è Il Matrimonio, maestro?
Ed egli rispose dicendo:
Voi siete nati insieme, e insieme
starete per sempre.
Voi sarete insieme quando le
bianche ali della morte
disperderanno i vostri giorni.
Sì, insieme anche nella
tacita memoria di Dio.
Ma vi siano spazi nella vostra
unione,
E fate che i celesti venti danzino
tra voi.
Amatevi reciprocamente, ma non fate
dell'amore un laccio:
Lasciate piuttosto che vi sia un
mare in moto tra le sponde delle vostre anime.
Riempia ognuno la coppa dell'altro,
ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non
mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi
insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
Così come le corde di un
liuto son sole benché vibrino della stessa musica.
Datevi il cuore, ma l'uno non sia
in custodia dell'altro.
Poiché soltanto la mano della
Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benché non
troppo vicini insieme:
Poiché le colonne del tempio
restano tra loro distanti,
E la quercia e il cipresso non
crescono l'una all'ombra dell'altro.
Gibran
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Scrive
Jung a proposito dell’Anima, figura di genere femminile che compensa la
coscienza maschile:” nessun uomo è tanto virile da non aver in sé nulla di
femminile…La rimozione dei tratti e delle tendenze femminili conduce
naturalmente all’accumulazione di queste pretese dell’inconscio. L’imago della
donna, l’anima, diventa il ricettacolo di queste pretese, sicchè l’uomo nella
sua scelta amorosa soggiace spesso alla tentazione di conquistare quella donna
che meglio risponde al particolare carattere della sua femminilità inconscia; una
donna dunque che possa accogliere senza difficoltà la proiezione della sua anima. Sebbene
simile scelta sia considerata e sentita spesso come l’ ideale, tuttavia quella
che in tal modo l’uomo visibilmente sposa può anche essere la sua peggior
debolezza ( così si spiegano alcuni singolarissimi matrimoni!).
E, a proposito dell’Animus, figura
maschile compensatrice nella donna della
coscienza maschile,: “ L’Animus è una specie di assemblea di padri e di altre autorità che ex-cathedra
emettono inoppugnabili, ragionevoli sentenze. L’Animus è una specie di deposito
di tutte le esperienze che fecero
dell’uomo le antenate, e non soltanto questo:è anche un ente generatore,
creatore…, così la mascolinità nella donna produce germi creatori che possono
fecondare la femminilità del maschio.
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